HOW DO YOU SEE ME? – Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down

Online la nuova campagna di comunicazione internazionale di CoorDown Onlus realizzata ancora una volta con la collaborazione di Saatchi & Saatchi NY e la partecipazione di AnnaRose Rubright e della star Olivia Wilde

Uno sguardo può essere amichevole, incoraggiante, rispettoso oppure freddo, sprezzante, discriminatorio. La piena inclusione delle persone con sindrome di Down passa anche dallo sguardo degli altri, dai pregiudizi della società e dalle possibilità che vengono loro offerte. Vivere una vita ricca di relazioni sociali soddisfacenti grazie al supporto della propria comunità, della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro: a questo tema è dedicata l’undicesima edizione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, in programma lunedì 21 marzo 2016.

La protagonista dell’online film è AnnaRose, una giovane ragazza con sindrome di Down che racconta la sua vita: piena di significato, ricca di opportunità, di amicizie e di affetto ma anche di sfide e momenti di difficoltà. Questa vita è rappresentata sullo schermo dall’attrice Olivia Wilde. La metafora serve a stimolare una riflessione su come le persone con sindrome di Down vedano se stesse e su come siano spesso vittime di discriminazioni basate su preconcetti e aspettative stereotipate. AnnaRose Rubright è una studentessa universitaria diciannovenne di Medford, New Jersey. Vive a casa con i suoi genitori, cinque sorelle più giovani, due cani e un gatto. Frequenta il “Rowan College at Burlington County”, lavora part-time al “Breakthru Physical Therapy and Fitness” nella sua città, pratica il nuoto e gioca a basket con Special Olympics NJ. È onorata di rappresentare la comunità della sindrome di Down nel messaggio di CoorDown “How Do You See Me?” che mostra le persone con sindrome di Down come i cittadini comuni quali sono.

Sergio Silvestre, Presidente di CoorDown Onlus: «Siamo orgogliosi di essere capofila anche quest’anno di un ambizioso progetto di comunicazione internazionale in collaborazione con altre associazioni e con lo straordinario supporto, per la quinta volta consecutiva, di Saatchi & Saatchi. Con questo film vogliamo contribuire a un cambiamento culturale: solo quando la disabilità sarà percepita come una delle sfaccettature della diversità si potrà davvero fare inclusione, riconoscendo l’unicità di ogni individuo. L’obiettivo è far volgere lo sguardo oltre gli stereotipi, costruire un nuovo immaginario collettivo e promuovere un’alfabetizzazione alla disabilità».

Luca Lorenzini, Global Creative Director, Saatchi & Saatchi New York: «Lavorare con CoorDown è sempre una grande emozione. Ogni anno lottiamo per abbattere le barriere e per creare una cultura dell’inclusione per le persone con sindrome di Down. Quest’anno siamo entusiasti di lavorare con artisti di livello mondiale come la regista Reed Morano e l’attrice Olivia Wilde, perché con il loro tocco magico contribuiranno a rendere questo messaggio più forte che mai».

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Il film sarà presentato, il prossimo lunedì 21 Marzo, anche alla Conferenza del World Down Syndrome Day dal titolo “My Friends, My Community” – The benefits of inclusive environments for today’s children and tomorrow’s adults ” che si terrà a New York nel quartier generale delle Nazioni Unite. In quell’occasione, CoorDown sarà presente con il Presidente Sergio Silvestre e con Martina Fuga, delegata alla comunicazione, la quale terrà uno speech dal titolo “How to build an inclusive culture: understanding Down Syndrome through the lens of diversity”.

La Giornata Mondiale sulla sindrome di Down (WDSD – World Down Syndrome Day in inglese) è un appuntamento internazionale – sancito ufficialmente anche da una risoluzione dell’ONU – nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone con sindrome di Down. La scelta della data 21/3 non è casuale: la sindrome di Down, detta anche Trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più – tre invece di due – nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule.

 

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