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21 MARZO 2019 – GIORNATA MONDIALE SULLA SINDROME DI DOWN

Alla Conferenza mondiale del World Down Syndrome Day alle Nazione Unite di New York sarà Marta Sodano la portavoce di CoorDown, una giovane donna con sindrome di Down che porterà la sua testimonianza sul tema dell’educazione inclusiva.

Marta Sodano ha 25 anni, è nata a Milano, vive in provincia di Bergamo. Dopo un tirocinio formativo oggi lavora con soddisfazione in una azienda dove svolge mansioni amministrative.  Sarà lei a intervenire, come portavoce di CoorDown Onlus, il 21 marzo 2019 al quartier generale delle Nazioni Unite di New York in occasione della conferenza Leave no one behind in education, promossa da Down Syndrome International per la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down (WDSD – World Down Syndrome Day). Insieme a numerosi speaker da tutto il mondo, Marta porterà la sua storia e la sua esperienza educativa, condividendo le difficoltà e le conquiste della sua carriera scolastica, percorso fondamentale per la sua attuale inclusione sociale e lavorativa. Sarà proprio il tema della scuola al centro dell’evento con l’obiettivo di favorire programmi innovativi che offrano opportunità a tutte le persone, comprese quelle con sindrome di Down; coinvolgere Istituzioni, opinione pubblica e media per diffondere il messaggio che le persone con sindrome di Down devono avere diritto ad un’educazione inclusiva e le stesse opportunità di ogni studente.

«Nonostante l’Italia sia un modello a livello mondiale, la piena inclusione è ancora qualcosa per cui combattere. Non è sufficiente aver chiuso le scuole speciali e permettere agli studenti con disabilità l’accesso alle scuole regolari, ma è necessario garantire la formazione di tutto il personale docente, risorse educative, adeguamenti del curriculum e i supporti per accogliere tutti gli studenti senza lasciare indietro davvero nessuno» spiega Antonella Falugiani, presidente CoorDown.

La Giornata Mondiale sulla sindrome di Down (WDSD – World Down Syndrome Day in inglese) è un appuntamento internazionale – sancito ufficialmente anche da una risoluzione dell’ONU – nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone con sindrome di Down.

La scelta della data 21/3 non è casuale: la sindrome di Down, detta anche Trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più – tre invece di due – nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule.

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